domenica 11 maggio 2008

paper cuts

Mi fido della Sub Pop? Si, mi fido. E’ una questione genetica. E’ irrazionalità. E’ Love Buzz\Big Cheese spedito via posta nel novembre 1988 in tutta l'america reganiana. E’ una compilation del 1986 con Steve Albini, Sonic Youth, Skinny Puppy e può bastare così. E’ il ricordo di una Seattle oggi scomparsa e sepolta.
L’ultimo prodotto della Sub Pop è ‘Nouns’, del duo noise californiano ‘No Age’. Dean Spunt voce e batteria, Randy Randall alla chitarra. Ed i White Stripes diventano una tranquilla e borghese coppia di dandy che cerca la migliore miscela di tè in commercio.
Niente costruzioni in provetta, niente lungaggini burocratiche. 30 minuti 30 essenziali e rumorosi. I ‘No Age’ sembrano una tempesta elettrica che si abbatte sui Pixies, somigliano alle notti alcoliche degli Husker Du.
‘Brain Burner’, ‘Miner’, ‘Eraser’, ‘Things i did when i was dead’, restano appiccicate addosso, rendendo la patina musicale in cui siamo immersi del tutto insopportabile. Per fortuna.

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